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Digitalizzazione di beni culturali

La digitalizzazione di un patrimonio culturale contemporaneo

Il contesto

ICBSA, Istituto Nazionale Centrale per i Beni Sonori, ha avviato da anni un progetto di digitalizzazione di tutti i nastri conservati all’interno della Discoteca di Stato, al fine di conservare più a lungo gli audio e mettere più facilmente a disposizione di tutti un patrimonio culturale molto importante.

A Swen è stata affidata mediante bando pubblico la digitalizzazione di un lotto di circa 2300 nastri (cd “fondi” non catalogati).

 

La sfida

La digitalizzazione di nastri storici e unici presenta alcune sfide impegnative:

  • Manipolare gli originali (inclusa la fase di trasporto e stoccaggio per la lavorazione) in modo da non alterarne lo stato di conservazione; in alcuni casi ciò è impossibile perché alcuni nastri particolarmente degradati richiedono un pre-trattamento termico anche per essere semplicemente letti
  • Trasferire le informazioni analogiche contenute nei nastri nel modo più preciso e completo possibile, ossia ottenere il massimo possibile della qualità (in termini di risposta, rumore, distorsione) senza l’introduzione di processamenti analogici o digitali che restituirebbero una versione alterata dei contenuti originali.
  • Utilizzare fonti (nastri) originali incisi con tecniche diverse, divenute in parte obsolete e quindi utilizzare per la lettura macchine anch’esse obsolete ma da mantenere in perfetta efficienza.
  • Documentare ogni digitalizzazione con scansioni del materiale grafico accluso agli originali, informazioni dettagliate (metadati) sul processo utilizzato per la conversione, riscontri digitali (checksum MD5) per validare a posteriori l’autenticità del materiale acquisito.

 

La soluzione Swen

SWEN ha utilizzato questo sistema, con cui sono stati lavorati 2300 nastri:

  • Lettori analogici: Registratori professionali ReVox.
  • Convertitori: Convertitori A/D (analogico/digitale) professionali Tascam, che consentono l’acquisizione del segnale analogico al di fuori dell’hardware del computer, bypassando il rumore di fondo creato dalle normali schede audio, permettendo la digitalizzazione pulita del segnale.
  • Magix Soundforge 17: Il programma ha permesso la conversione della traccia audio in file di alta qualità.
  • Creazione di un software ad hoc per la catalogazione attraverso i metadati di ogni singola traccia audio.
  • Cura dei nastri attraverso l’inserimento di nastro guida e controllo generale dello stato di conservazione del nastro, con riapplicazione della flangia ove assente.
  • Trasporto e riconsegna dei supporti mediante contenitori isotermici e trasporti dedicati sotto la diretta supervisione di Swen.
  • Lavorazione e conservazione in un ambiente stabilizzato in temperatura e umidità in modo da non far subire stress ambientali indesiderati ai supporti
  • Scansione di tutti i documenti presenti all’interno dei nastri.

 

Risultati

  • “Pulizia” del suono: Il segnale archiviato nei file digitalizzati non presenta rumori di fondo oltre quelli già presenti negli originali, mantenendo la massima fedeltà all’originale.
  • Catalogazione dei nastri e del processo di acquisizione tramite metadati: Per ciascun nastro acquisito sono stati archiviati metadati relativi al processo di acquisizione e prelavorazione, allo stato dell’originale e checksum per la validazione dei file registrati.

 

In conclusione

Grazie all’intervento di digitalizzazione, la ICBSA ha potuto continuare il lavoro di creazione dell’archivio digitale mettendo a disposizione degli utenti i nastri in versione digitale.

 

30+

Anni di operatività

400+

Progetti consegnati

30.000+

Sistemi venduti

1.000+

Clienti attivi

240.000+

Prodotti su MEPA

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